Workshop di Scrittura Creativa Autobiografica, a cura di Iaia Caputo

 

Stilografica

 

Workshop di Scrittura Autobiografica - Scrivere con il corpo: sensi, memoria, autobiografia.

 

Workshop:

  • Dove: Officina d’arte A mano libera”, via Stoppani 15A (zona Porta Venezia)

  • Date: 6 e 7 aprile 2024

  • Orario: Sabato, dalle 9,30 alle 18,30 | Domenica, dalle 10 alle 18,30

  • Costo: 350,00 €

  • Max 10 posti Informazioni e iscrizioni: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

"Ciò che spero di scrivere si situa probabilmente all'intersezione tra famigliare e sociale, tra mito e storia. Il mio progetto è di natura letteraria, poiché si tratta di cercare una verità su mia madre che può essere raggiunta solo attraverso le parole."
Annie Ernaux, Una donna

 

A chi è rivolto:

Quel che ci rende umani è la memoria. E la memoria ci ha reso esseri narranti. Dunque non esistono preclusioni a chi voglia partecipare a questo corso, semmai bisogna essere pronti a immergersi nei ricordi come in un vaso di Pandora, interrogarli, come se li vedessimo per la prima volta, per poi risalire a galla con in mano il senso mutevole e cangiante delle nostre vite.
Con un paradosso si potrebbe dire che se l’arte della narrazione sta nella capacità di ricordare quel che non è mai accaduto, il lavoro della memoria è quello di inventare ciò che è davvero accaduto. Appartengono entrambe alla sfera creativa; entrambe sono in perenne movimento. Mentono e immaginano.

 

Cosa faremo:

Dunque, rievocheremo, riattiveremo la memoria sensoriale, procederemo in scrittura automatica, ricostruiremo il ricordo e, infine, racconteremo. Per giungere a cogliere la verità più intima della scrittura autobiografica: le nostre vite, per quanto ciascuno di noi possa considerarle dei veri e propri best-seller, non interessano a nessuno se non siamo capaci di inoltrarci in quei territori che il poeta Caproni paragonava alle miniere, per portare in superficie quell’universale umano che racconta di sé ma parla agli altri, e, soprattutto, anche, degli altri.



Cosa serve:

Una penna, un taccuino, se si vuole, anche, supporti tecnologici. Più avanti, una fotografia, alcuni oggetti e, soprattutto, un buon allenamento all’apnea, per andare a fondo, e ancora più a fondo. Poi si risale sempre, e mai a mani vuote.




La docente


Bio

Bio

Iaia Caputo insegna Scrittura Creativa e Scrittura Autobiografica a Milano, alla scuola Holden di Torino e tiene corsi annuali e workshop in diverse città. Scrittrice ed editor, è autrice dei saggi Mai devi dire, Di cosa parlano le donne quando parlano d'amore, Il silenzio degli uomini (questi ultimi pubblicati da Feltrinelli), e dei romanzi Dimmi ancora una parola (Guanda), Era mia madre (Feltrinelli, 2016), Il gusto di una vita (Enrico Damiani Editore, 2020), La versione di Eva (Mondadori 2022). I suoi libri sono stati tradotti in Spagna, Portogallo, Croazia.



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Corsi in programma

Ultima pubblicazione

La Versione di Eva (2022)

La Versione di Eva (2022)
Quando muore, Eva Perón è ancora una ragazza, una ragazza che ha conquistato la devozione innamorata del suo popolo e ha lasciato tracce sensibili nell'immaginazione di tutto il mondo. Dal 1952 non ha smesso di tornare sulla scena come un fantasma, come un'apparizione, come un'allegoria. È rivissuta al cinema, nelle biografie storiche, nel musical, e continua a essere un personaggio del Novecento che sconfina oltre il limite del millennio e si presenta, in una luce cangiante e quasi feroce, a cantare la sua canzone. Iaia Caputo si sottrae alla "canzone", entra in Evita e al contempo la spia con gli occhi di testimoni diversi, la segue dall'adolescenza stracciata alla giovinezza di un riscatto che arriva morso dopo morso: giunta all'apice del potere, incarnando l'anima stessa del peronismo, esce presto di scena dentro la luce accecante di una santità malata. La "versione di Eva" è in realtà una versione che moltiplica le voci e disegna un destino ancora incompiuto, quasi che la determinazione di una donna inventrice di se stessa e cresciuta troppo in fretta fosse andata di pari passo con le maschere attraverso le quali il mondo ha creduto di conoscerla. Iaia Caputo racconta la bambina "bastarda", la giovane alla ricerca del successo nella Buenos Aires spietata e sfolgorante degli anni Trenta e la Signora dell'Argentina, la febbre dei gesti e il candore dell'ispirazione, la retorica inclusiva e il teatro dietro le quinte, la volgarità e l'eleganza, l'intelligenza politica e la dismisura delle sue passioni, racconta la spirale delle voci che l'hanno accompagnata, e ci sorprende con una nuova grana di voce, capace di riscrivere e reinventare non tanto quel personaggio ma l'ossessione che è diventato nella sua immaginazione.

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Bibliografia

  • Diario, Etty Hillesum
  • Un’estate senza uomini, Siri Husvedt
  • Mai devi domandarmi, Natalia Ginzburg
  • Lessico famigliare, Natalia Ginzburg
  • Gli anni, Annie Ernaux
  • Una donna, Annie Ernaux
  • L'altra figlia, Annie Ernaux
  • Il senso di una fine, Julian Barnes
  • Diario di una scrittrice, Virginia Woolf